applicazione della rete di monitoraggio della ricaduta di cenere vulcanica dell’Etna alla gestione della mobilità nel territorio etneo
Progetto
Progetto finanziato nell’ambito del programma operativo P.O. FESR SICILIA 2014/2020
Obiettivo Tematico 1 – Ricerca, Sviluppo Tecnologico e Innovazione
Obiettivo specifico 1.1 – Incremento dell’attività di innovazione delle imprese
Azione 1.1.5 – Sostegno all’avanzamento tecnologico delle imprese attraverso il finanziamento di linee pilota e azioni di validazione precoce dei prodotti e di dimostrazione su larga scala
Codice progetto 08CT6202000208
La frequente attività esplosiva del vulcano Etna, con quasi 200 eruzioni documentate negli ultimi 30 anni, evidenzia l’esigenza di effettuare un efficiente monitoraggio dei fenomeni di emissione, trasporto e ricaduta delle ceneri vulcaniche, al fine di organizzare le attività necessarie alla pianificazione del traffico aereo e alla gestione
ottimizzata della viabilità.
In particolare, un sistema distribuito di osservazione e misura del trasporto e della ricaduta al suolo della cenere vulcanica consentirebbe di migliorare l’operatività dell’aeroporto internazionale di Catania, minimizzando i tempi di pulizia delle piste e delle aree di parcheggio, potenziando inoltre la sicurezza del traffico aereo in arrivo e in partenza. Inoltre, la conoscenza della quantità e delle caratteristiche della cenere che ricade sul territorio urbano e suburbano permetterebbe di operare una rapida ed efficiente rimozione della cenere vulcanica dalle strade e dalle aree urbane pavimentate. Il risultato è un significativo miglioramento della sicurezza stradale, a causa della notevole scivolosità prodotta dalla permanenza del particolato vulcanico sul manto stradale, e della salute della popolazione residente nelle aree soggette alla ricaduta della cenere vulcanica, a causa della formazione di particelle di grandezza PM10 o più piccole, prodotte dalla frammentazione di ceneri (particelle millimetriche) e lapilli vulcanici (particelle centimetriche) che cadono sul selciato ad opera del continuo passaggio dei veicoli che con le loro ruote sono capaci di frammentare il fragile particolato formato in gran parte da vetro vulcanico. Infine, pecificatamente per l’autostrada A18 (Messina – Catania), lo sviluppo di un tempestivo sistema di riduzione della
velocità massima dei veicoli circolanti, in funzione della cenere che sta cadendo durante i fenomeni vulcanici, permetterebbe di evitare i numerosi incidenti occorsi negli ultimi anni, di cui alcuni mortali.
I risultati ottenuti con il progetto SECESTA rappresentano una solida base per lo sviluppo di una piattaforma informatica idonea a utilizzare, in tempo quasi reale, le informazioni raccolte dal sistema di monitoraggio del fenomeno di ricaduta della cenere al suolo. L’integrazione del sistema di misura realizzato durante il progetto SECESTA con ulteriori soluzioni sensoriali, piattaforme di elaborazione dei dati misurati e modelli predittivi del trasporto in atmosfera e dell’accumulo al suolo della cenere vulcanica, consentirebbe di sviluppare una serie di servizi per rendere più efficiente e sicura la mobilità nell’area metropolitana di Catania, usufruendo di un sistema efficace ed affidabile di monitoraggio permanente del fenomeno di ricaduta della cenere vulcanica.
Il compito di Aion Lab è quello di sviluppare l’infrastruttura di comunicazione a supporto della trasmissione dei dati rilevati dai nodi sensoriali e a supporto del management remoto del sistema di monitoraggio della cenere.